|
Messale * |
2
MAGGIO
V
SETTIMANA DI PASQUA -
MERCOLEDÌ
SANT'ATANASIO (m)
Vescovo e Dottore della Chiesa
MESSALE
Antifona
d'Ingresso Cf Sir 15,5
Il Signore gli ha aperto la bocca
in mezzo alla sua Chiesa;
lo ha colmato dello Spirito di sapienza e d'intelletto;
lo ha rivestito di un manto di gloria. Alleluia.
In médio Ecclésiæ apéruit os eius,
et implévit eum Dóminus spíritu
sapiéntiæ et intelléctus, stolam glóriæ índuit eum, allelúia.
Colletta
Dio di infinita sapienza, che hai suscitato nella tua Chiesa il vescovo
sant'Atanasio, intrepido assertore della divinità del tuo Figlio, fa' che
per la sua intercessione e il suo insegnamento cresciamo sempre nella tua
conoscenza e nel tuo amore. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, qui beátum Athanásium epíscopum divinitátis Fílii tui propugnatórem exímium suscitásti, concéde propítius, ut, eius doctrína et protectióne gaudéntes, in tui cognitióne et amóre sine intermissióne crescámus. Per Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima
Lettura At 15, 1-6
Fu stabilito che
salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale
questione.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni,
venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi
fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro
costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro
salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale
questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa,
attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei
pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e
dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per
mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano
diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare
loro di osservare la legge di Mosè».
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo
problema.
Salmo
Responsoriale
Dal Salmo 121
Andremo con
gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi
dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano.
Canto al Vangelo Gv 15,4-5
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me ed io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
Vangelo
Gv 15, 1-8
Chi rimane in
me, e io in lui, porta molto frutto.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo,
disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che
in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo
pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola
che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se
stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta
molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in
me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo
gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che
volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, l'offerta di questa tua famiglia,
perché con la tua protezione custodisca i doni pasquali e giunga alla
felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.
Réspice, Dómine, múnera quæ tibi in commemoratióne beáti Athanásii
perhibémus, eiúsque fidem profiténtibus illibátam tuæ testificátio
veritátis prosit ad salútem. Per Christum.
Prefazio Pasquale V
Cristo sacerdote e vittima
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:
Santo, Santo, Santo...
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre:
Te quidem, Dómine,
omni témpore confitéri,
sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,
cum Pascha nostrum immolátus est Christus.
Qui, oblatióne córporis sui,
antíqua sacrifícia in crucis veritáte perfécit,
et, seípsum tibi pro nostra salúte comméndans,
idem sacérdos, altáre et agnus exhíbuit.
Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,
totus in orbe terrárum mundus exsúltat.
Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ
potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,
sine fine dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Antifona
alla Comunione
Mt 28,20
«Io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo» , dice il Signore.
Alleluia.
1Co 3,11 Fundaméntum áliud nemo potest pónere,
præter id quod pósitum est, quod est Christus Iesus, allelúia.
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti a questi santi misteri, dona forza
e vita alla tua Chiesa, che in comunione di fede con sant'Atanasio
proclama vero Dio il tuo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli
vive e regna nei secoli dei secoli.
Da nobis, quæsumus, omnípotens Deus, ut Unigéniti tui vera divínitas, quam cum beáto Athanásio fírmiter confitémur, per hoc sacraméntum vivíficet nos semper et múniat. Per Christum.
|
|
www.maranatha.it |